Articoli

Ralph Spaccatutto

Durante lo scorso natale, le sale si sono riempite non per i classici cinepattoni, che per il 2012 hanno deciso di saltare, ma per Ralph Spaccatutto, il nuovo film d’animazione Disney dedicato al mondo dei videogiochi. Non si tratta quindi di un film ispirato ad un videogioco che, come altri tentativi ci hanno insegnato, sono per la stragrande maggioranza destinati a finire nel dimenticatoio. Ralph Spaccatutto non usa il mondo videoludico come protagonista, bensì da sfondo. E il risultato è incredibilmente soddisfacente.

di: Chris "matetrial" Calviello

Durante lo scorso natale, le sale si sono riempite non per i classici cinepattoni, che per il 2012 hanno deciso di saltare, ma per Ralph Spaccatutto, il nuovo film d’animazione Disney dedicato al mondo dei videogiochi. Non si tratta quindi di un film ispirato ad un videogioco che, come altri tentativi ci hanno insegnato, sono per la stragrande maggioranza destinati a finire nel dimenticatoio. Ralph Spaccatutto non usa il mondo videoludico come protagonista, bensì da sfondo. E il risultato è incredibilmente soddisfacente.

“Ciao a tutti, sono Ralph Spaccatutto e sono un cattivo”

Alzi la mano chi di voi è riuscito a scampare all’enorme campagna pubblicitaria di Ralph Spaccatutto. E’ praticamente impossibile, soprattutto se state leggendo l’articolo sul nostro sito, non sapere che all’interno del film ci sono tantissimi personaggi che hanno fatto la storia del mondo videoludico. Da Pacman e Bowser, da Q-Bert a Donkey Kong: ce ne sono per tutti. Ma come dicevamo, la pellicola fa del mondo videoludico solo lo scenario. Sarebbe stato fin troppo semplice balzare da un videogioco all’altro senza alcun criterio, ma ciò avrebbe portato il film ad essere una banale carrellata di citazioni e riferimenti sterili. Quel che fa invece il film di Rich Moore, regista dei Simpsons e di Futurama, è, al contrario, parlare dei videogiochi con il comune linguaggio cinematografico. Si costruisce dunque per Ralph, protagonista cattivo di un ipotetico celebre arcade anni ‘80, un vero e proprio viaggio da eroe che ha come oggetto l’esercizio del libero arbitrio. Da questo punto di vista, la citazione di Jessica Rabbit in “Chi ha incastrato Roger Rabbit” vale più di mille parole: “Io non sono cattiva; è che mi disegnano così”. Su questa filosofia, Ralph seguirà il suo ideale passando attraverso ipotetici videogiochi e incontrando iconici personaggi di ogni generazione. La ricompensa varrà più di qualsiasi trofeo ed è la felicità di una bambina, la tenera quanto pidocchiosa Vanellope. Con il primo che giurerà di non voler mai più essere buono e la seconda che sogna tutt’altro rispetto alle solite fanciulle, la coppia di personaggi costituisce una rivoluzione non da poco nella classica filosofia Disney. Tuttavia la capacità di arrivare dritti al cuore e soprattutto di stampare continuamente il sorriso sul volto degli spettatori è rimasta intatta. E dovrebbe essere questa la strada di ogni film che abbia alla base il mondo videoludico. Parola chiave: humor. Non importa se ambientata all’interno di un mondo informatico, la meraviglia e l’umanità della vicenda saltano subito agli occhi.

“Ma quello è Ryu! Ehy guarda c’è anche Sonic!”

Durante il viaggio di Ralph saranno innumerevoli i riferimenti più o meno scontati nei confronti di alcuni iconici videogiochi. Ma Ralph Spaccattutto può essere collegato anche ad un prodotto più interno a Disney, ovvero Toy Story. Proprio come in quest’ultimo, i vari personaggi dei videogiochi prendono vita nel momento in cui si chiude la sala giochi e si incontrano, con scioltezza, in questo mondo “virtuale”. Bar che si riempiono, riunioni serali tra i “cattivi anonimi”, piccoli drammi di fronte a vecchi personaggi che elemosinano per via della chiusura del proprio gioco. In questa enorme varietà, fatta di età e generi diversi, tutto è al suo posto. I personaggi si mischiano: quelli più arretrati si muovono a scatti, denunciando una romantica povertà pixellosa; quelli più recenti hanno invece una grafica in alta definizione e vantano movenze più fluide e colori più nitidi. Sullo sfondo è possibile cogliere personaggi più o meno noti e le citazioni si sprecano. Il videogiocatore, adesso nei panni dello spettatore, si troverà davanti ad un’infinità di cameo e riferimenti più o meno espliciti. Si divertirà non poco a vedere interagire personaggi di videogiochi diversi e come si comportano usciti dal loro contesto. E come già detto, anche se non sono loro i protagonisti del film, fanno comunque parte integrante della trama e rendono funzionali molte scelte di sceneggiature e regia. La fedeltà con cui vengono riproposti nella pellicola così come sono stati prelevati dal loro universo è semplicemente unica. E se si ha paura di non riuscire a riconoscerne tanti poco importa. Sono quasi tutte icone del mondo videoludico ed ovviamente solo i meno giovani riusciranno a cogliere tutti i riferimenti. Tuttavia il film è adatto a tutti i livelli di nerdaggine e potrete persino trascinare mamma e papà nelle sale. Piccolo consiglio: arrivate al cinema in orario così da non perdervi il corto di Paperman e non alzatevi durante i titoli di coda perchè è proprio qui che abbondano le citazioni più divertenti.

Un film assolutamente da non perdere

C’è poco da dire: Ralph Spaccatutto va visto, assolutamente. Qualsiasi fan più o meno accanito dovrebbe farlo. E in fin dei conti non è un film sui videogiochi, ma è ambientato nel suo mondo. Per cui tutti possono goderne, ma solo i videogiocatori potranno farlo appieno. Con una forte dose di humor, una narrazione in pieno stile Disney e con un sequel praticamente già nell’aria, non ci sono scusanti: precipitatevi nelle sale.