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Quattro chiacchiere con… The Farm 51

di: Simone Cantini

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La Polonia si sta sempre più affermando come una delle più interessanti fucine di talenti videoludici, basti pensare ai celeberrimi CD Projekt Red o ai ragazzi di Techland. Tra i team che si sono messi in evidenza in questo 2017 non bisogna, però, dimenticare The Farm 51, che con Get Even e Chernobyl VR Project è riuscito a catalizzare in maniera piacevole e convincente la nostra attenzione. Ci sembrava giusto, alla luce delle loro indubbie qualità, intercettarli per fare loro qualche domanda relativa ai loro progetti passati e futuri, ma anche per parlare in maniera più generale dello scenario videoludico, trovando nel responsabile PR & Media Dawid Biegun un ottimo e disponibilissimo interlocutore.

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Parlando di Get Even, è cosa nota di come il progetto sia cambiato molto dopo il suo annuncio iniziale. Quali sono state le cause che vi hanno spinto a modificare la vostra visione di gioco? Cosa è rimasto del concept originale e cosa avreste voluto portare nella release finale?

DB: La prima versione mostrata non era altro che una tech demo, ma in realtà il concetto alla base del titolo non è mai cambiato. Avevamo soltanto bisogno di un qualcosa da mostrare ai vari publisher. È stato grazie alla collaborazione con BANDAI NAMCO Entertainment che siamo riusciti a identificare il tipo di gioco che volevamo realizzare. Ci hanno ampiamente supportato, permettendoci così di offrire un’esperienza differente. Durante lo sviluppo abbiamo deciso di eliminare il multiplayer, visto che la natura fortemente story driven di Get Even si sarebbe amalgamata in maniera non ottimale con la componente online. Quando hai in mente di proporre un’esperienza così immersiva e matura, è cosa buona e giusta concentrarsi sul single player.

Avete deciso di rimandare l’uscita di Get Even come segno di rispetto in seguito ai tragici eventi di Manchester. Ciò nonostante non credete che sin troppo spesso il mondo del gaming venga usato come facile capro espiatorio per giustificare in maniera approssimativa alcuni lati oscuri della psiche umana?

DB: La scelta di rinviare il lancio di Get Even al 23 giugno scorso è stata compiuta in segno di rispetto per le vittime dell’attentato di Manchester. Era nostra intenzione porgere le più sentite condoglianze a tutte le persone rimaste coinvolte in quel tragico evento. Tornando invece alla domanda, è semplice additare i giochi come causa scatenante, dato che non possono in alcun modo difendersi da simili inutili accuse. È successo lo stesso nel 2011, quando Anders Breivik commise la strage in Norvegia. Il mondo fu portato a credere che Breivik avesse usato Call of Duty come una sorta di “allenamento”. È impossibile sfuggire ad un simile modo di pensare. La cosa più giusta che possiamo fare è andare avanti e sforzarci di creare esperienze ludiche sempre migliori.

Il mondo di Get Even ruota molto attorno al virtuale e lo stesso casco Pandora ricorda per certi versi gli attuali visori: avete mai pensato di rendere il titolo compatibile con una simile tecnologia?

DB: L’implementazione della VR all’interno del gioco non è attualmente nei nostri piani, ma è comunque sempre interessante poter utilizzare una nuova tecnologia. Al momento non ci siamo focalizzati su di una simile aggiunta, in quanto la nostra priorità è stata quella di offrire l’esperienza migliore con gli strumenti che avevamo a disposizione. In futuro potremmo realizzare una versione speciale per la VR, ma ad oggi non abbiamo nessun progetto al riguardo.

Avete però realizzato Chernobyl VR Project, pertanto quale è la vostra posizione nei confronti della realtà virtuale?

DB: La nostra avventura nel mondo della realtà virtuale è appena cominciata 😉 La adoriamo ed il nostro team Reality 51 è attualmente impegnato in diversi progetti VR/AR che vedranno la luce nel prossimo futuro.

Cosa pensate delle piattaforme mid-gen ed in particolare di Xbox One X? Pensate che possano rappresentare un punto di svolta nel panorama console, al punto da mutare il normale ciclo vitale delle console?

DB: PS4 Pro e Xbox One X rappresentano un ottimo passo avanti per noi sviluppatori. Con Chernobyl VR Project abbiamo portato al limite PS4. PS4 Pro è la soluzione migliore per la VR, specialmente per quanto riguarda i video a 360°. Se noi (sviluppatori) vogliamo rafforzarci e creare esperienze sempre migliori , abbiamo bisogno di qualcosa in più, dato che PS4 e Xbox One standard attualmente sono macchine superate.

Ritenete che il successo di Switch possa rappresentare un modello di business che potrà essere abbracciato anche dagli altri colossi del mercato? Avete mai pensato di abbracciare anche voi il mondo mobile o di convertire i vostri titoli per Switch?

DB: Ad essere onesti, non abbiamo rapporti con le console Nintendo dal 2007, quando abbiamo sviluppato Time Ace per Nintendo DS. Non credo che Sony o Microsoft siano intenzionate a seguire le orme della Grande N, perché quella data nicchia di giocatori è già stata occupata da Nintendo e non c’è assolutamente spazio per un competitor analogo. Detto ciò, i prodotti Nintendo non costituiscono più il nostro target. Il motivo potrà sembrare buffo, ma gran parte dei dipendenti di The Farm 51 sono giocatori PC (situazione abbastanza comune per il centro Europa) e pertanto abbiamo il desiderio di creare giochi che vogliamo goderci noi in primis.

Il passaggio all’architettura x86 è stato davvero vantaggioso per gli sviluppatori come si vociferava in passato, sia per quanto concerne i costi sia relativamente ai tempi di sviluppo?

DB: Purtroppo, visto il mio ruolo, non sono in grado di rispondere a questa domanda. Si tratta comunque di un argomento interessante che dovrà essere discusso con i nostri programmatori.

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Speaking about Get Even, it’s known this project changed a lot since its first reveal. What made you change your vision? What remained of its original concept and what would you have imported in your final release?

DB: The first version was a technical demo, but the concept has never changed. We needed a demo to approach publishers. With BANDAI NAMCO Entertainment we found the game that we really wanted to do. They supported us and we were able to offer a different experience. During development we decide to delete multilpayer, because Get Even is a mature story driven experience and we think it isn’t optimized for online. With this mature immersive experience, it’s better to have a solo experience.

You decided to delay Get Even’s launch due to tragic events happened in Manchester last spring. Nonetheless don’t you think that videogames are too often used as an easy scapegoat to roughly justify human madness?

DB: Because of the terrorist attacks in Manchester and out of respect to the victims we have decided to postpone the commercial release of Get Even to June 23rd. We would like to express our deepest condolences to everyone concerned. And about your question, its easy to blame the games, because they cannot defend themselves against such purposeless accusations. Similar situation with terrorist attack in 2011, when Anders Breivik commited attack on teens summer camp in Norway. The whole world believe, that Breivik played Call Of Duty as a “training-simulation”. There is no escape from situations like this. The best what we can do is to keep moving and create better games.

Get Even’s world is strongly connected to virtual reality and Pandora is someway similar to actual VR devices: have you ever thought about VR compatibility?

DB: VR is not planned for now but it’s always interesting to use new technology. We haven’t focused on that at the moment as our priority was to offer the best experience with our current tools. We could make a special version for VR later on but this is not the plan right now.

Having developed Chernobyl VR Project, what are your thoughts about VR technology? 

DB: Our adventure with VR has just begun 😉 We love it and our team Reality 51 is developing a lot of new VR/AR content in the future.

What do you think of mid-gen consoles, such as Xbox One X? Do you think they could deeply change the common idea of console generation?

DB: PS4 Pro and Xbox One X is a good step for us, developers. In our Chernobyl VR Project application we reach the limit of the PS4. PS Pro is much better for VR, especially for 360 videos. If we (devs) want to grow stronger and create better content, we need something more, because standard consoles as PS4 and Xbox One are outdated at this moment.

Do you think Switch’s success can represent a successful model of business that could influence Microsoft and Sony next hardware? Have you considered mobile market (tablet, smartphone) or Switch conversion of your games?

DB: To be honest, we have no connection with Nintendo consoles since 2007, when we develop a Time Ace game for Nintendo DS. I don’t think, that Sony or Microsoft will follow the steps of big “N”, because this player niche is already taken by Nintendo and there is no space for any competitor. Nintendo products are not our target anymore. The reason is maybe funny, but most of The Farm 51 company are PC gamers (typical for central europe) and we want to create games which we would like to play all day.

Talking about console, choose the x86 architecture has really been a vantage for the developers, both in term of cost and development length?

DB: I’m not able to answer this question at this moment. Very interesting, have to discuss it with our programmers.