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Outland

E questo da dove sbuca fuori? Dite la verita', non e' forse la prima domanda che vi e' saltata in testa subito dopo aver letto il titolo del gioco protagonista della nostra prova diretta? Come darvi torto, del resto non si parlava di Outland almeno dalla fine dell'anno scorso, per cui per molti di voi sara' un 'perfetto estraneo'. Ma niente panico, in questi ultimi giorni abbiamo avuto la fortuna di provarlo con mano, scoprendo un gioco che sicuramente merita la vostra attenzione. Scopriamo perche'.

di: Santi "Sp4Zio" Giuffrida

E questo da dove sbuca fuori? Dite la verità, non è forse la prima domanda che vi è saltata in testa subito dopo aver letto il titolo del gioco protagonista della nostra prova diretta?
Come darvi torto, del resto non si parlava di Outland almeno dalla fine dell’anno scorso, per cui per molti di voi sarà un “perfetto estraneo”. Ma niente panico, in questi ultimi giorni abbiamo avuto la fortuna di provarlo con mano, scoprendo un gioco che sicuramente merita la vostra attenzione. Scopriamo perché.

Quando lo shoot ‘em up diventa platform

Innanzitutto cominciamo col dire che Outland verrà rilasciato sia su PSN che su Xbox Live a fine marzo, quindi ci siamo quasi. E in secondo luogo è giusto che sappiate che le menti che si celano dietro questo progetto sono gli sviluppatori finlandesi di Housemarque, già noti per aver realizzato il pregevole Super Stardust HD e il più recente Dead Nation.

Outland è sostanzialmente un platform game bidimensionale le cui meccaniche di gioco ricordano molto da vicino titoli del calibro di Prince of Persia e Ikaruga. Il protagonista infatti può saltare da una piattaforma all’altra, può strisciare e può attaccare i nemici agitando una spada. Ma la vera particolarità del gioco sta tutta nella bipolarità dell’anima del nostro eroe: in ogni momento è possibile scambiare il nostro allineamento, Oscuro o Luminoso. Questo aspetto, chiaramente ereditato dal celebre shoot ‘em up edito da Sega pocanzi menzionato, si applica sia al semplice platforming che ai combattimenti. Ad esempio se siamo dello stesso allineamento del nemico, questo non potrà ferirci, e lo stesso vale per noi; essere dell’allineamento opposto, invece, ci consentirà di infliggergli dei danni, ottenendo monete e cuori energetici. Va comunque detto che saremo sempre vulnerabili agli attacchi fisici dei nemici, a prescindere dal nostro allineamento. Le medesime meccaniche influenzano poi pure l’interazione col mondo di gioco: alcune piattaforme mobili, anch’esse caratterizzate da una polarità, diventano tangibili solo se siamo dello stesso colore. Ma non è tutto, nei livelli di gioco vi sono anche dei particolari congegni in grado di ferirci lanciando dei proiettili luminosi dell’una o dell’altra polarità, e per uscirne indenni dovremo essere dello stesso allineamento. Sembra tutto molto semplice ma in realtà alcune fasi di gioco richiedono un ottimo tempismo, vi basti pensare che in uno dei livelli provati dovevamo saltare da una piattaforma all’altra scambiando rapidamente il nostro allineamento, onde evitare di farci mancare il terreno sotto i piedi e di farci colpire dai tanti proiettili luminosi lanciatici contro.

Dal punto di vista grafico, Outland è una vera gioia per gli occhi, grazie ad uno stile ricercatissimo ed una palette cromatica di grande impatto. I primi livelli ci hanno visti protagonisti in una giungla ricca di vegetazione e dominata dalla presenza di antiche rovine impreziosite da curiose pitture rupestri. L’impressione dominante è quella di guardare il tutto attraverso la trama sottile di una tela, percependo la sagoma del nostro eroe (ad eccezione dei dettagli lucenti legati alle due polarità) e numerosi elementi dello scenario come delle ombre stilizzate che prendono forma per mezzo dei giochi di luce prodotti dallo sfondo.
Splendido anche l’accompagnamento musicale, prevalentemente caratterizzato dal suono suggestivo di strumenti tribali, come flauti e strumenti a percussione.

Sleeper hit all’orizzonte!

A questo punto la domanda è soltanto una: “Perché non se ne parlava da mesi?”
Outland ha tutte le carte in regola per palesarsi di fronte ai giocatori come un titolo speciale, di grande valore artistico, capace di suscitare l’interesse degli appassionati del genere e non solo.
Tra l’altro c’è da dire che a tutt’oggi si sa ben poco della trama di gioco, tanto è vero che, da quello che abbiamo potuto capire, questa verrà narrata livello dopo livello da una voce fuori campo, mettendo così in luce degli aspetti che nella versione testata non abbiamo potuto approfondire come avremmo voluto.
Ciò che sappiamo è che, oltre alla modalità single player, potremo prendere parte ad una cooperativa online e ad alcune sfide che, verosimilmente, prevederanno una sottile variazione concettuale dell’intera esperienza di gioco.
Vorremmo potervi comunicare la data esatta di rilascio ma ancora non la conosciamo, per cui vi invitiamo a restare sintonizzati fino alla pubblicazione della nostra recensione.

 

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