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Most Wanted 2012

Il 2012 sarà un anno da ricordare? Con tutta probabilità sì! Ma facciamo spazio ai fatti, abbiamo raccolto per voi le primissime impressioni su TUTTI i titoli certi (o quasi) di questo 2012. Sfogliate la lista, arricchite le vostre wishlist, puppate l’articolo e preparate le letterine per il Babbo Natale che verrà perché, come si suol dire, “piatto ricco, mi ci ficco”! E allora tuffatevi di petto in questi attesissimi Most Wanted 2012! Buona lettura!

di: Redazione

Fare una summa di quanto di buono arriverà in questo 2012 è compito arduo e seccante. Arduo perché è così tanta la roba che ci attende nel corso dell’anno che riassumere il tutto in maniera esaustiva è quantomeno un’impresa titanica. Seccante perché a ben poco possono servire le parole in virtù di quello che abbiamo già provato e di quello che abbiamo voglia di provare. Ci sono infatti titoli che ci hanno esaltato sin dal loro primissimo annuncio e speriamo sinceramente di riuscire a trasmettere questo effetto galvanizzante a voi attraverso le poche righe dedicate ad ognuno dei giochi in questione. Ma si sa, l’informazione è anche questo ed allora eccoci qui, sempre in prima linea, sempre sul pezzo! L’intera redazione si è messa in forze per mettere su, solo per voi, un bell’articolo sui titoli più attesi di questo sfavillante 2012. Basta dare un occhio ai nomi ed agli sviluppatori decantati nelle prossime pagine per rendersi conto di una cosa: se i Maya e le loro profezie apocalittiche ce lo concederanno, questo sarà forse uno degli anni più positivi di sempre sul versante software e hardware, con ben due console in procinto di arrivare sul mercato e almeno altre due che certamente non tarderanno a darci notizie, senza dimenticare tutti i sequel, le nuove IP, gli spin-off che ci accompagneranno nei prossimi mesi.
Un anno da ricordare dunque? Con tutta probabilità sì! Ma basta con le chiacchiere – che come sempre sono a zero – e facciamo spazio ai fatti. Abbiamo raccolto per voi le primissime impressioni su TUTTI i titoli certi (o quasi) di questo 2012. Sfogliate la lista, arricchite le vostre wishlist, puppate l’articolo e preparate le letterine per il Babbo Natale che verrà perché, come si suol dire, “piatto ricco, mi ci ficco”! E allora tuffatevi di petto in questi attesissimi Most Wanted 2012! Buona lettura!

Army Corps Of Hell

Il nome Square Enix è senza ombra di dubbio sinonimo di qualità: sin dalla nascita della software house, mostri sacri del calibro di Final Fantasy, Kingdom Hearts e Final Fantasy Tactics hanno conquistato il cuore di tanti, tantissimi fan che in poco tempo si appassionarono alle storie e agli universi creati dagli autori. Con l’imminente arrivo di PS Vita, anche la rinomatissima software house giapponese ha deciso di cimentarsi in questa nuova sfida, e uno dei titoli in uscita è proprio Army Corps Of Hell. Al comando del Signore dell’Inferno, spodestato dal suo trono e privato di gran parte dei suoi poteri, dovremo dirigere un esercito di goblin scapestrati e utilizzarli per riottenere la gloria e il potere smarriti. Queste sono le premesse sulle quali si basa l’intrigante titolo strategico Square Enix, che grazie al touch pad di Vita promette di modificare nettamente l’esperienza di gioco dei titoli di questo genere, che potremo condividere anche in multiplayer con tre amici, unendo i nostri sforzi per sconfiggere nemici sempre più potenti.
Siete pronti a vendere cara la pelle e risalire i meandri dell’inferno pur di riavere indietro la gloria che vi spetta?

Alan Wake’s American Nightmare

Alan Wake è stato di sicuro uno dei titoli per la console Microsoft che ha fatto più parlare di sé. Complice una gestazione durata ben 5 anni (nel corso dei quali il concept del gioco sembra sia mutato radicalmente più di una volta), ha creato molte aspettative da parte di utenti e critica. Il prodotto finale, come sempre capita in questi casi, ha deluso molti e accontentato molti altri, ma è sicuramente stata un’esclusiva di un certo livello. Il finale aperto del primo episodio ha fatto sperare tutti i fan nell’eventuale arrivo, prima o poi, di un seguito che ci svelerà come Alan si trarrà d’impaccio dalla situazione in cui si è cacciato. Purtroppo non è questo il caso di Alan Wake’s American Nightmare, gioco in uscita quest’anno unicamente in digital delivery, come un qualsiasi altro Xbox Live Arcade. Infatti, oltre alla scelta di non distribuire il gioco su disco, ha fatto molto chiacchierare anche la scelta di rendere questo gioco molto più incentrato sull’azione rispetto al precedente capitolo. Quanto narrato porterà Alan a vivere in prima persona le vicende da lui stesso sceneggiate di Night Springs, programma horror di cui abbiamo visto diverse puntate attraverso i vari televisori sparsi nel primo capitolo. Siete pronti quindi a essere di nuovo catapultati nell’orrore? L’attesa è quasi finita, visto che il rilascio è previsto per il 15 febbraio.
Nel frattempo, se siete avidi di ulteriori notizie non vi resta altro che consultare la nostra anteprima qui!

Aliens: Colonial Marines

Dopo il buon Borderlands, Gearbox è riuscita a mettere in salvo (?) il Duca per eccellenza e si appresta a ripetere la sua operazione di salvataggio con Aliens: Colonial Marines, progetto che nel 2009 sembrava procedere verso la strada della cancellazione definitiva. Il lungo periodo di sviluppo ha visto un cambio di direzione e dall’action-RPG si è puntato su un FPS che intende scommettere interamente sulla spettacolarità. L’obiettivo però è quello di spaventare i giocatori, rimanendo comunque all’interno delle dinamiche di uno shooter piuttosto che di un survival horror, tanto da prendere spunto da produzioni quali Half Life 2 e Left 4 Dead: il risultato è un titolo che alterna fasi da sparatutto tattico, survival horror e avventura.
In realtà questo è il mezzo, il vero obiettivo è quello di far rivivere le emozioni provate durante le storiche pellicole cinematografiche. Ma se la memoria non ci inganna, vi erano molte questioni rimaste irrisolte, ad esempio cosa sia successo a Burge e Hudson. Gearbox ha ottenuto da 20th Century Fox il permesso di dare una risposta a tutti i dubbi che hanno lasciato i film della serie. Sarà dunque interessante andare a ripercorrere la trama mentre si scoprono ulteriori dettagli, ma da qui al periodo autunnale, salvo ulteriori ritardi, ne deve ancora passare di tempo.

Anarchy Reigns

I talentuosi ragazzi di Platinum Games, oltre a Metal Gear Rising: Revengeance, hanno in serbo anche un altro interessante titolo: stiamo parlando di Anarchy Reigns, definito come un “online action combat”. Anche solo dopo averlo visto per qualche secondo non si può che essere d’accordo con tale definizione. Il titolo è semplicemente un action puro con violenti combattimenti corpo a corpo, che tanto ricordano precedenti produzioni quali Madworld e Bayonetta. Le differenze sostanziali stanno in più personaggi comprimari, ognuno diverso dall’altro non solo nell’aspetto ma anche nello stile di gioco, e da una forte tendenza al comparto multigiocatore, competitivo ma soprattutto cooperativo. Il resto si può dire che lo conosciamo già, lo stile di Platinum Games è inconfondibile, ma in questa occasione, alle meccaniche action, è stato aggiunto un pizzico di picchiaduro. È stata anche questa la causa del ritardo, la data di pubblicazione è stata infatti fissata al 6 Luglio. O almeno è questo che è stato dichiarato: “Anarchy Reigns porterà delle novità al genere picchiaduro e abbiamo deciso di prendere un po’ più di tempo per sbalordire ancora di più i giocatori e mandarli KO. Non posso rivelare molto ora, ma è qualcosa che ha a che fare con la scala del gioco, con le sue dimensioni. Diciamo che i tradizionali combattimenti uno-contro-uno o due-contro-due saranno un ricordo del passato.”

Assassin’s Creed 3

Dopo la trilogia di Ezio Auditore e le sconvolgenti verità narrate nell’appena trascorso Revelations, Ubisoft si prepara a riportarci nel cuore della storia con il prossimo – e già attesissimo – Assassin’s Creed 3! Dopo ben due spin-off, la saga degli assassini francesi ritorna finalmente in carreggiata, pronta a raccontarci una storia diversa e nuova con un misterioso terzo capitolo di cui tanto si sta parlando e ben poco si sa. Godremo certamente ancora della compagnia del buon Desmond Miles, vero e proprio protagonista della saga, forse troppe volte messo a margine dal carisma dei suoi antenati, ma la vera domanda è: chi impersoneremo nel corso dei nostri viaggi nell’Animus? E soprattutto, quale sarà l’epoca storica in cui faremo capolino? Dopo diversi rumor derivati da progetti animati, cortometraggi e indizi in-game disseminati tanto in Revelations quanto in Brotherhood, gli ultimi sondaggi e le ultime speculazioni ci vedrebbero nel bel mezzo della rivoluzione americana! Anni del Signore 1775-1783. E chissà che dopo i Borgia, Da Vinci e Machiavelli, non ci si ritrovi a chiacchierare con William Petty, Benjamin Franklin o George Washington, il quale, stando alla cronologia del gioco, è stato uno dei possessori della misteriosa mela dell’Eden. Voci di corridoio danno per certa l’uscita delle prime informazioni ufficiali per il mese di Marzo. Noi, semplicemente, non vediamo l’ora!

Asura’s Wrath

Ispirato alla mitologia asiatica, con un mix di fantascienza, Asura’s Wrath promette di ridefinire il genere action portando su schermo un livello di dinamismo e interazione senza precedenti. Già le parole action e mitologia collegano la mente ad un’altra produzione di successo, esclusiva Sony. Quando però si accenna alla trama, i nostri pensieri diventano ben più che semplici supposizioni. Un tempo Asura era una divinità venerata, ma ora è stato tradito e spogliato di tutti i suoi poteri dai propri compagni. L’ingiustizia subita scatenerà una tale rabbia che scoprirà di poter incanalare per poi scatenarla tramite devastanti attacchi rivolti a coloro che l’hanno tradito. L’unica differenza da ciò cui stiamo pensando sta quindi nel fatto che stiamo parlando di mitologia asiatica e non greca. Ma secondo le promesse e le dichiarazioni degli sviluppatori (“Lo stile di combattimento di Asura cambierà in base alla storia”), sembrano essere molto più numerose le caratteristiche che lo differenziano da God of War. E anche da quanto abbiamo visto finora sembra che non abbiano torto.

Binary Domain

Tokyo, anno 2080. Il mondo è cambiato radicalmente da quando gli uomini e le macchine hanno iniziato la loro convivenza, una convivenza che, purtroppo, è destinata a finire soffocata dall’olio e dal sangue. Accantonata solo temporaneamente la saga di Yakuza, il game designer nipponico Toshihiro Nagoshi si appresta a regalarci un nuovo ed adrenalinico TPS, in cui saremo chiamati a comandare un manipolo di soldati decisi a sedare definitivamente la ribellione. Oltre alla storia, che si preannuncia curatissima, in pieno “Nagoshi style“, il gioco presenterà un innovativo sistema di comunicazione vocale che, a seconda degli ordini che impartiremo ai nostri compagni, andrà a regolare i rapporti tra i membri della squadra. Insomma, gli ingredienti per far emergere Binary Domain nell’affollato panorama dei TPS sembrerebbero esserci tutti.

Bioshock Infinite

Rapture è oramai solo un lontano ricordo. O meglio, Rapture deve ancora divenire un lontano ricordo. A 5 anni dal primo Bioshock, Kevin Levine e i ragazzi di Irrational Games sono pronti a riprendere in mano le redini di questa fortunata saga, grazie a quello che è stato presentato come un prequel delle vicende delle Sorelline. Abbandonate le profondità marine che avevano visto la nascita dell’utopia di Andrew Ryan, è giunto il momento di abbracciare il cielo e la città galleggiante di Columbia. Oltre a questo repentino cambio di ambientazione è lecito aspettarsi novità anche per quanto riguarda il campionario di armi, poteri e nemici, tra i quali spiccano senza dubbio gli Handyman (gli antenati dei letali Big Daddy) e il misterioso Songbird. Riusciranno Levine e gli Irrational a riportare la serie ai fasti del primo, indimenticabile episodio?

Borderlands 2

Vero e proprio gioiello incastrato nella corona di uscite del 2009, Borderlands è stata forse una delle più belle sorprese dell’attuale generazione videoludica. Sviluppato dai talentuosi Gearbox, questa perla di giocabilità e longevità ha mescolato le carte di gameplay, stile e cooperazione sfornando un prodotto ben oltre le aspettative! Carico di un cel shading mai così accattivante e azzeccato, questo misto di GDR e FPS dal gameplay equilibrato e vivace si è proposto come un prodotto non solo validissimo, ma forse come nuovo punto di arrivo per un genere, quello dei first person shooter, inevitabilmente arenatosi tra i cliché della scuola di Call of Duty. Dove gli altri si sono adeguati, Gearbox ha osato e con Borderlands ha tirato fuori un prodotto buono tanto per il single player quanto incredibilmente valido sul versante cooperativo, proponendosi come un’esperienza unica e, per questo, assolutamente da provare! Con Borderlands 2 la collaudatissima formula intavolata dal team di sviluppo vuole osare ancora di più, riproponendo sì le meccaniche di base, ma aggiungendo ad esse nuova trama, un nuovo team di personaggi, una grafica rivista e migliorata ed inedite ambientazioni (neve a go go!), senza dimenticare i marchi di fabbrica che hanno reso celebre la serie: stile, dark humor ed una fittissima cooperatività per 4 giocatori!

Darksiders II

Come ogni IP che ha riscosso una certa quantità di successo dal pubblico, anche Darksiders si prepara ad avere il suo successore con Darksiders II. Nel precedente capitolo avevamo lasciato il cavaliere dell’apocalisse, Guerra, che osservava l’imminente arrivo dei suoi fratelli. In effetti in questo nuovo episodio non impersoneremo più lui bensì Morte, di cui già abbiamo visto le capacità in molti video dedicati al nuovo sistema di combattimento. Che dire del capostipite della serie? Un ottimo action/adventure con elementi di hack&slash, molto derivativo da altri giochi del passato ma nel complesso assolutamente unico nell’attuale mercato videoludico. Darksiders infatti combina perfettamente delle ottime fasi esplorative a dungeon con puzzle da risolvere, tramite particolari poteri da sbloccare e oggetti da trovare nel corso dell’avventura. Quello che ci hanno promesso i ragazzi di Vigil Games per questo nuovo capitolo è un migliore sistema di combattimento, una maggiore cura per l’ambientazione e una migliore caratterizzazione del personaggio principale. Cosa chiedere di più, visto che questi erano praticamente gli unici difetti del predecessore? Con queste premesse noi non vediamo l’ora di tornare di nuovo nelle terre post-apocalittiche del gioco impersonando il nuovo cavaliere, e voi?

Dishonored

Un futuro alternativo dove l’olio estratto dalle balene rappresenta la fonte energetica principale. No, non si tratta dell’ennesimo fantascientifico B-movie ma di un action/stealth game in prima persona che potrebbe stravolgere il genere grazie a interessanti novità. Il concept di gioco è tanto semplice quanto geniale ed è da ricercare nel protagonista: un assassino su commissione dotato di poteri tra cui spicca la possibilità di prendere possesso di ogni essere vivente presente nella mappa di gioco. Se ben implementato, questo meccanismo potrebbe essere in grado di garantire grande varietà e un combat system davvero originale e mutevole a seconda del corpo posseduto. Un topo, un animale o un nemico, ognuno con le sue peculiarità e le sue diverse capacità offensive. Ogni situazione potrà essere affrontata in diversi modi sia in termini di percorso che di approccio: azione pura o stealth. Le scelte del giocatore influiranno sul prosieguo dalla storia che promette un approccio narrativo molto approfondito in grado talvolta di ricordare vagamente Bioshock. In controtendenza con il mercato attuale, Dishonored non avrà nessuna componente multiplayer, tutti gli sforzi si sono concentrati sulla realizzazione di un single player degno di nota. Il progetto è nelle mani di Arkane, responsabili di Dark Messiah of Might & Magic, ma la supervisione di Bethesda lascia ben sperare.

DmC

Annunciato, chiacchierato, criticato.
Interessante, eppure da subito osteggiato, DmC (aka Devil May Cry) è molto più di un reboot di una serie storica. Per Capcom, ma soprattutto per il team a cui è stato affidato il progetto, ossia i sempre ambiziosi (ma non sempre vincenti) Ninja Theory, è qualcosa di più: un rimescolare le carte, un “cosa sarebbe successo se…”, un punto di svolta o, se vogliamo, un punto di inizio per una serie da tempo assente sulle nostre console. Il punto è, ne avevamo davvero bisogno? È forse questa la domanda fondamentale che si sono posti i fan quando a fronte del ben noto volto di Dante si sono ritrovati dinanzi un ragazzo emaciato ed emo(filiaco), padrone sì di un suo stile, e forse anche di un suo perché, ma sin troppo lontano dall’idea che il pubblico ha del tamarrissimo personaggio Capcom. È dura da dire, ma è questa la verità. Che senso ha stravolgere un personaggio – più che il gameplay – di una serie, quando in passato, anche in virtù di qualche fallimento, è stato proprio il personaggio, e non la giocabilità, a tenere alte le vendite ed il gradimento? Perché DmC sarà un buon gioco, questo è indubbio. Ci sarà azione, demoni, trasformazioni, un impianto narrativo di spessore e finanche tutti quei cliché “stylish” cui siamo stati abituati da Capcom, ma il punto è un altro. Il punto è che non ci sarà Dante. Almeno non quello che conosciamo noi e chissà che questo non cambi (o abbia già cambiato) le regole del gioco. Una cosa è certa, l’attesa c’è, ma il gradimento? Beh, quello è da qualche altra parte. Il fatto che poi anche Capcom si è spesso detta incerta sulle scelte del team, non ci fa sperare in uno sviluppo tutto “rose e fiori”.
Are you ready to cry?

Dragon’s Dogma

Dragon’s Dogma è un action-RPG prodotto da Capcom. Essendo dunque un gioco di ruolo sorge spontaneo un confronto con Skyrim, anche se qualcuno dirà che paragonarlo a tutti gli RPG che si susseguono sia troppo forzato. In questo caso, però, è anche lo stesso producer del gioco a prendere in causa il titolo Bethesda. Perché? Ambientazione medievale, mondo aperto da esplorare, draghi. Tuttavia Hiroyuki Kobayashi, producer di Dragon’s Dogma, si ritiene orgoglioso della componente action del proprio titolo che pone a livelli più elevati di quanto offerto da Skyrim. I combattimenti sono infatti più vicini ad un titolo come Monster Hunter e hanno la particolarità di una velocità adrenalinica di Devil May Cry 4, altro titolo che ha fortemente influenzato la produzione.
La sua uscita è fissata al 25 Maggio su PS3 e Xbox 360 ma, nonostante i pochi mesi che ormai ci separano dal D1, non si hanno molte informazioni sul gioco. L’ultima volta che è stato mostrato fu durante lo scorso Gamescom, evento che, più che toglierli, ha contribuito ad aumentare i dubbi. Come ad esempio per quanto riguarda i Pawns, i personaggi selezionabili, ma non controllabili, per il nostro party. Potranno appartenere a diverse classi e quindi possedere diverse abilità ed equipaggiamenti che potranno aumentare non solo nella nostra partita ma anche in altre sessioni di gioco con altri utenti. Godono infatti di una loro indipendenza e ciò permetterà loro di evolversi in modo del tutto autonomo salvo poi tornare nel nostro party quando richiamati. I Pawns non solo torneranno più forti, meglio equipaggiati e con più denaro, ma anche con importanti informazioni tratte da altri personaggi incontrati in luoghi a noi magari sconosciuti, fornendoci quindi determinanti indicazioni per la nostra missione.

Dragon Quest X

Uno dei titoli più attesi dai videogiocatori di casa Nintendo è sicuramente Dragon Quest X, MMORPG targato Square-Enix che verrà rilasciato quest’anno per le console Wii e WiiU. Com’è già successo per altri giochi della società, ancora una volta il genio Akira Toriyama ha deciso di omaggiare lo stile cartoon di Dragon Quest X con il suo tratto inconfondibile e, sebbene sia una sorpresa gradita, non è di certo l’unica. Infatti Square-Enix ha ben pensato di rivoluzionare la saga abbandonando, anche in questo caso, la tipica struttura da J-RPG per regalare ai suoi fan un’esperienza di gioco online senza precedenti. Ovviamente la cosa ha i suoi pro ed i suoi contro, come il canone mensile da pagare o una storyline meno complessa e quindi lineare. Come in ogni MMORPG che si rispetti, potrete scegliere il vostro alter-ego tra ben cinque razze, personalizzare la classe di appartenenza, la vostra dimora e condividere le battaglie con altri tre giocatori. In questo caso, non avremo i classici caricamenti prima di ogni scontro, ma il nemico andrà affrontato esattamente dov’è, pur mantenendo un sistema di turnazione. La storia, tuttavia, verrà portata avanti solo dal party leader e, anche se il mondo di Astortia vanta già alcune sottotrame, Square-Enix ha già in mente eventi e DLC da rilasciare per garantire ore ed ore di divertimento. Chi non vuole sottoscrivere alcun abbonamento potrà giocare la campagna in una sessione offline, per cui i membri del party saranno sostituiti da intelligenze artificiali.
Che dire, questo titolo sarà sicuramente uno spartiacque, così come lo è stato Final Fantasy XIII, e darà sicuramente da discutere.