Hands-On

FIFA 17

di: Luca Saati

Dopo una lunga attesa è arrivata anche la demo di FIFA 17 pronta per dare un antipasto ai giocatori di quello che vedremo a fine mese quando il videogioco verrà pubblicato ufficialmente nei negozi.

Squadra che vince non si cambia

Nonostante il passaggio al Frostbite Engine, FIFA 17 non risulta pad alla mano un gioco rivoluzionato o completamente stravolto rispetto al suo predecessore. Anzi, mai come quest’anno il passaggio da un FIFA all’altro ci è sembrato più graduale e meno “traumatico” nelle prime partite rispetto a quanto ci è successo negli anni precedenti.

Nonostante un feeling di gioco immutato, FIFA 17 propone dal punto di vista del gameplay alcune importanti novità che fanno assolutamente la differenza. Il gioco fisico adesso ha una grandissima importanza nell’economia del gioco, i giocatori si prendono a spallate, si spingono tra loro per acquisire un posizionamento migliore e sono molto più arcigni nella protezione della palla. Ad esempio giocatori come Ibrahimovic possono ricevere palla al centro dell’aria e proteggerla mentre aspettano l’inserimento in area dei propri compagni. In generale comunque adesso i calciatori più piccoli e veloci si trovano molto più in difficoltà negli spazi ristretti contro giocatori più possenti, mentre ovviamente nello spazio possono ancora far male con la loro abilità nel dribbling e agilità. La rinnovata gestione della fisica ha visto inoltre abbassarsi ulteriormente la velocità di gioco ora molto più lenta che richiede una buona costruzione della manovra e di sfruttare al meglio le caratteristiche dei propri giocatori per avere la meglio sugli avversari.

L’intelligenza artificiale è stata migliorata dal punto di vista offensivo con i calciatori che leggono meglio l’azione muovendosi negli spazi. È stato inoltre introdotto un nuovo tipo di passaggio filtrante preciso e nuovi modi di concludere a rete come ad esempio i tiri dalla distanza rasoterra e i colpi di testa schiacciati. Queste novità del gioco offensivo non sembrano sbilanciare il gioco, durante le diverse partite affrontate nella demo (a difficoltà Leggenda) la difesa sembra leggere con attenzione i movimenti degli attaccanti facendosi trovare sempre pronta e mai distratta.

L’ultima novità di gameplay riguarda i calci piazzati completamente rinnovati. Le punizioni laterali e i calci d’angolo adesso non spostano più la telecamera alle spalle del calciatore ma continuano a mantenere l’inquadratura standard con un mirino che possiamo spostare sul campo che ci permette di scegliere dove indirizzare la palla mentre noi dobbiamo caricare il cross e decidere che tipo di passaggio effettuare. Punizioni e calci di rigore invece spostano la telecamera alle spalle del nostro giocatore ma in questo caso possiamo controllare liberamente il posizionamento rispetto al pallone e  la rincorsa. Possiamo ad esempio scegliere una rincorsa più lunga, una più defilata o una più breve influenzando effetto e movimento della palla. Questi nuovi sistemi danno una ventata d’aria fresca a quegli elementi dei giochi calcistici che negli anni sono rimasti troppo uguali a loro stessi. La loro buona riuscita ce lo dirà solo il tempo dopo tante ore di gioco spese sul gioco finale, ma il sistema ha sicuramente stuzzicato la nostra curiosità.

Il Viaggio

Nella demo di FIFA 17 ci è stato offerto anche un assaggio della modalità chiamata Il Viaggio in cui possiamo vestire i panni di una nuova promessa del calcio mondiale chiamata Alex Hunter che vuole scalare le gerarchie nella Premier League. Il tutto è chiaramente ispirato alla modalità carriera che abbiamo visto nelle ultime iterazioni di NBA 2K. Anche in questo caso la buona riuscita della modalità la valuteremo con il gioco completo, ma sicuramente rappresenta uno parte del cuore del gioco insieme alla già collaudata Carriera Allenatore e Ultimate Team. In questa demo abbiamo trovato Alex Hunter e il suo migliore amico Gareth Walker fare il loro debutto al Manchester United. Hunter però parte dalla panchina e subentra solo per giocare un terzo della partita. Scesi in campo ci vengono consegnati tre obiettivi come vincere la partita, fare colpo sul mister e completare 10 passaggi. Il completamento degli obiettivi, insieme al sistema di valutazione che abbiamo già visto in passato nella carriera giocatore, permette al nostro allenatore di giudicare la nostra prestazione offrendoci anche qualche utile consiglio. Ad esempio dopo la nostra partita Mourinho ci ha consigliato di lavorare sul pressing dei difensori avversari mentre ha elogiato la nostra esecuzione dei passaggi e la nostra generosità nei confronti dei compagni. Sono presenti anche dei dialoghi a scelta multipla durante le conversazioni con un nostro compagno, il collaboratore del mister e durante le interviste con i giornalisti. La nostra risposta cambia il rapporto con i nostri interlocutori o, nel caso delle interviste, il rapporto con l’allenatore e con i fan. A seconda della risposta infatti possiamo aumentare o diminuire i nostri follower sui social network così come far indispettire l’allenatore o farci entrare nelle sue grazie.

In conclusione…

Sorvoliamo al momento un commento troppo dettagliato sul comparto tecnico visto che per farlo aspettiamo il gioco completo. Ci limitiamo a dire che il passaggio al Frostbite Engine era quello che ci voleva per portare qualche importante passo in avanti nella modellazione poligonale dei giocatori e nella resa visiva generale.

FIFA 17 promette molto bene. Come detto più sopra, non ci troviamo dinanzi a un FIFA rivoluzionato ma a un gioco che parte dalla base del precedente anno ulteriormente affinata offrendo un gioco più fisico e tattico, e rinnovando completamente i calci piazzati e con un altro sguardo attento all’intelligenza artificiale. La modalità carriera può arricchire ulteriormente l’esperienza di gioco anche se al momento ci ha lasciato con più domande che risposte visto che quanto provato è davvero poco. Non vediamo l’ora di mettere le mani sul gioco completo una volta nei negozi il 29 Settembre.