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Final Fantasy XI e il panorama MMORPG

Internet: un mondo oramai massificato e globalizzato in cui la ricerca di un avvicinamento sociale e' sempre piu' forte. Tale fenomeno non poteva non toccare l'universo dei giochi, sia per PC, dove e' nato il game cooperativo o competitivo oltre ogni barriera territoriale, sia su console in tempi recenti. Dai multiplayer a schermo condiviso siamo passati alle battaglie e alle campagne in rete, in cui gruppi di persone si scontrano e si aiutano per raggiungere gloria e onore virtuali. Ma in realta' il genere principe che fa dell'incontro fra persone, culture e societa' diverse il loro punto cardine spetta agli MMORPG (Massive Multiplayer Online Role-Playing Game).

di: Claudio "Evil_Sephiroth" Perfler

Esistono veramente troppi altri giochi che più o meno hanno tentato di guadagnarsi la palma di “gioco Facebook”.
Potremmo parlare di Dark Age of Camelot che, con un gameplay più lento, una community più aperta e socievole, ha veramente sfiorato la vittoria, purtroppo negatagli dall’essere caduto nel dimenticatoio troppo presto.
Potremmo citare Lineage II che, ancora supportato e con un comparto tecnico forse migliore fra tutti gli MMO in circolazione, avrebbe potuto sbaragliare la concorrenza, e invece si è tagliato le gambe da solo con logiche di gruppo veramente contorte e poco atte alla cooperazione e con un supporto al PK (player killer) eccessivamente sfrenato e poco calibrato.
 
Il titolo che sicuramente ha puntato tutto sul vero significato nel “MASSIVE” è sicuramente FF XI online.
Un gameplay molto tattico fin dai primi livelli con ruoli ben definiti e necessari per sconfiggere praticamente tutti gli avversari 
Scontri durante i quali verrà però garantito ampio spazio per parlare via chat con chiunque vogliamo: ci basterà infatti sapere il nome del suo alter ego virtuale e potremo parlare con la persona in questione in qualunque momento (a patto che sia online).
Si potrebbe obbiettare che tale possibilità è presente in tutti gli MMO; certamente, ma negli altri titoli i momenti per usarla sono limitati a quando non si fa nulla.
In FF XI avremo la possibilità di parlare con i membri del nostro party potendo usufruire di una particolare funzione di “auto-translate” che ci permetterà di tradurre in tempo reale alcune frasi nella lingua del nostro interlocutore. 
Bisogna precisare che tale tool espleta il suo compito solo digitando parole inglesi: un grosso problema a prima vista, ma bisogna considerare che difficilmente vi avvicinerete a tale genere di gioco senza una adeguata conoscenza della lingua di sua maestà.
 
Senza scendere nei dettagli del gioco possiamo elencare altri punti di forza che fanno di questo titolo quello che più ha centrato l’obbiettivo di essere un aggregatore.
In primis il sistema di vendita dei nostri oggetti: realizzato in maniera tale da massimizzare il tempo a nostra disposizione da dedicare al gioco vero e proprio e alla socializzazione.
La seconda particolarità di FF XI è sicuramente lo scopo ultimo del gioco, completamente cooperativo, senza ombra di pvp e con le avversità tra personaggi limitate al solo ingaggiare alcuni nemici particolari (e dalle ricompense di grande valore) prima degli avversari.
 
A onor del vero una sorta di pvp esisterebbe, ma il suo utilizzo non porta nessun beneficio o alcuna classifica ufficiale, tale scontro è quasi totalmente ad utilizzo delle gilde (linkshell) per battaglie interne, combattute per ridere un po’ e prendere scherzosamente in giro i membri sconfitti.