Anteprima

FIFA 13

Dopo qualche anno passato in tranquillità, la concorrenza per EA si preannuncia decisamente più tosta. Con Konami che sembra essere tornata prepotentemente alla carica, grazie alla recente prova di PES 2013 che ha concretamente dato voce alle tante promesse fatte finora, FIFA 13 risponde con la tanto attesa demo. Dopo aver imprecato per i consueti ritardi di aggiornamento degli store e votato ogni santo affinché il download procedesse un po’ meno lentamente, siamo riusciti finalmente a giocare tante di quelle partite che, almeno per un po’, hanno alleviato la trepidante attesa. Ma non la voglia di mettere le mani sulla versione completa.

di: Chris "matetrial" Calviello

Dopo qualche anno passato in tranquillità, la concorrenza per EA si preannuncia decisamente più tosta. Con Konami che sembra essere tornata prepotentemente alla carica, grazie alla recente prova di PES 2013 che ha concretamente dato voce alle tante promesse fatte finora, FIFA 13 risponde con la tanto attesa demo. Dopo aver imprecato per i consueti ritardi di aggiornamento degli store e votato ogni santo affinché il download procedesse un po’ meno lentamente, siamo riusciti finalmente a giocare tante di quelle partite che, almeno per un po’, hanno alleviato la trepidante attesa. Ma non la voglia di mettere le mani sulla versione completa.

FIFA 12.5? No no, FIFA 13!

Dopo aver concluso le prime partite, ci è apparso abbastanza chiaro quale sia la strada che gli sviluppatori hanno deciso di seguire. FIFA 13 non sarà quella rivoluzione che è stata la precedente edizione, semplicemente riprende quanto di buono è stato già offerto e risolve i maggiori problemi sollevati dalla community. E quindi si riprende l’Impact Engine, l’ottimo sistema di collisioni introdotto solo l’anno scorso e che spesso soffriva di animazioni poco credibili. La gestione delle collisioni e delle relative animazioni risulta nettamente migliorata, donando una maggior imprevedibilità alle scivolate, aumentando la sensazione di realismo e offrendo contrasti più realistici. Ciò va dunque tutto a beneficio della simulazione che trova nell’I.A. un secondo punto di forza. Uno dei maggiori difetti presenti non solo in FIFA 12, ma anche in tutto il brand, era appunto la staticità della manovra dovuta all’intelligenza artificiale dei compagni. Questo ormai sembra destinato ad essere soltanto un ricordo: nella demo di FIFA 13 abbiamo infatti piacevolmente appurato che i movimenti dei giocatori senza palla sono diventati una costante. Diamo quindi il benvenuto alle sovrapposizioni dei terzini, ai tagli delle punte e prepariamoci a smettere di insultare l’esterno di turno che stenta a salire sulla fascia. Adesso le possibilità di costruire un’azione si fanno ancora più grandi e a risentirne, ovviamente in senso positivo, è la varietà. Capiterà raramente, da una parte come dall’altra, di vedere manovre imbastite due volte allo stesso modo. Le variabili che condizionano l’esperienza di gioco sono notevolmente aumentate, se pensiamo poi all’introduzione del First Touch Control, la vera novità di questa nuova edizione. Questa non solo va a toccare l’imprevedibilità dell’esperienza di gioco, ma anche e soprattutto il realismo. In passato lo stop, sia su passaggi brevi che su lanci lunghi, era esente da qualsivoglia margine di errore. Adesso i giocatori meno tecnici possono incappare in errori più o meno gravi che possono andare dal mancato aggancio del pallone allo stop a “inseguire”, tutto in base alla situazione, alla potenza e alla precisione del passaggio o del lancio e alle abilità dell’atleta. I campioni invece faranno valere le proprie potenzialità cercando di controllare alla perfezione la sfera e ottenere un vantaggio da questa nuova feature. Insomma, lo stop così come il tocco di prima diventano adesso delle giocate realistiche, condizionate da un margine di errore più o meno ampio che ovviamente colpirà anche la squadra avversaria (finalmente sbagliano anche loro!).

La demo ci va stretta, ma bisogna accontentarsi

Lungi da noi dare opinioni affrettate, soprattutto su una versione dimostrativa. Possiamo però parlare in termini di aspettative e confermare quanto questo FIFA 13, pur non rivelandosi una rivoluzione come lo è stato il 12 grazie all’Impact Engine e alla difesa tattica, o il 10 con l’introduzione del movimento a 360°, possa rivelarsi molto, molto promettente. Come da qualche anno a questa parte, il titolo EA si avvicinerà di un ulteriore passo al calcio giocato piuttosto che videogiocato e questo grazie a tanti piccoli miglioramenti che magari presi singolarmente hanno poco da dire ma, visti nel generale, rendono abbastanza diversa l’esperienza di gioco. Sostanzialmente parliamo di imprevedibilità, di varietà, ma anche di I.A., dei compagni ma anche degli avversari che adesso sbagliano i tiri, i cross e gli stop.
Come dicevamo è presto e non è neanche la sede adatta per tirare le somme. Ci sono varie imperfezioni, soprattutto nel First Touch Control che spesso, nei passaggi più elementari, lascia spazio ad errori, ed orrori, eccessivi. Ma di questo parleremo e più approfonditamente nella nostra review. “Solo” due settimane e il gioco sarà sugli scaffali.