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Digital Bros Game Accademy

Digital Bros Accademy è un progetto italiano, del gruppo Digital Bros, nato ufficialmente a fine settembre. L’obiettivo che si impone questa nuova realtà italiana è quello di formare nuovi talenti, in Italia, per lo sviluppo di videogiochi per poi lanciarli nel settore. Ma esattamente, qual è l’offerta formativa che l’Accademy propone ai suoi futuri studenti? A tal proposito, abbiamo deciso di scambiare due parole con Geoffrey Davis, responsabile del progetto.

di: Gianmarco Forcella

Digital Bros Accademy è un progetto italiano, del gruppo Digital Bros, nato ufficialmente a fine settembre. L’obiettivo che si impone questa nuova realtà italiana è quello di formare nuovi talenti, in Italia, per lo sviluppo di videogiochi per poi lanciarli nel settore. Ma esattamente, qual è l’offerta formativa che l’Accademy propone ai suoi futuri studenti? A tal proposito, abbiamo deciso di scambiare due parole con Geoffrey Davis, responsabile del progetto.

Qual è l’obiettivo che si pone il progetto della Digital Bros Accademy?

L’obiettivo è quello di valorizzare i talenti in Italia e di creare una nuova generazione di sviluppatori di videogiochi cross-platform in questo Paese. Basandoci anche da alcune ricerche svolte dal nostro osservatorio, abbiamo individuato che l’Italia ha queste valenze che vanno valorizzate e sostenute: pensiamo che sia importantissimo che questo tipo di crescita o di stimolo venga data anche dal settore privato (come il nostro gruppo), in modo anche da stimolare la trasformazione del nostro Paese come in un hub per lo sviluppo di videogiochi. 

Quali sono, secondo lei, i motivi per i quali uno studente dovrebbe scegliere di frequentare i vostri corsi? Qual è l’offerta formativa?

A questa domanda vorrei rispondere per punti.
Perché dovrebbe scegliere: uno studente dovrebbe scegliere una formazione o un training formale poiché, a nostro parere, in questo modo è possibile sviluppare le competenze necessarie per entrare nell’industria. E questo ci porta già ai primi due obiettivi: una persona che ambisce di lavorare nel settore videoludico, dovrebbe scegliere iniziative come la nostra Accademy perché offriamo dei corsi che sono stati pensati per le persone che vogliono entrare nel mercato del lavoro. Le nostre lezioni hanno infatti un approccio molto pratico: poca teoria, molto hands-on. Vogliamo quindi aiutare i ragazzi a sviluppare queste tecniche, anche grazie alla partnership con “Train to Game” (scuola inglese di videogame): alcuni dei nostri contenuti, infatti, li abbiamo realizzati in collaborazione con loro.
Abbiamo poi verificato che ci sono tantissimi ragazzi che hanno il sogno e la passione di sviluppare videogame. Noi offriamo una risposta a questi ragazzi: ci crediamo molto nel progetto e vogliamo costruire qui in Italia una parte della soluzione di un’industria che sta crescendo vorticosamente e creando una nuova economia. Diciamo che se un ragazzo vuole fare parte di un’industria che nel prossimo futuro aprirà sempre più porte per i nuovi laureati, questo è un altro motivo per scegliere l’Accademy.
Offerta formativa: L’Accademy dispone di tre corsi. I corsi per diventare game designer, developer e artist and animator 2D/3D. Sono corsi molto focalizzati, dove in nessun’occasione vengono introdotti argomenti di altri tipi di studio della nostra scuola.
Per supportare ulteriormente i ragazzi, abbiamo scelto di collaborare con la SIAM, una scuola aperta dalla fine dell’800, che insegna ai propri studenti come prepararsi ed adattarsi al mondo del lavoro.

Lo studente, con cosa si ritroverebbe in mano, se decidesse di intraprendere l’Accademy?

Vorrei rispondere in primis con quello che lo studente si ritroverebbe in mano, che per noi è la cosa più importante, successivamente dell’attestato.
Intanto la persona si troverà ad avere le competenze per fornire un contributo netto a tutte le società disponibili nel settore, nonché la capacità di poter mettersi in proprio: l’Accademy è orientata e focalizzata nello sviluppare delle persone pronte per il mercato del lavoro e che sappiano già programmare.
Con la collaborazione che abbiamo con SIAM poi, ogni studente che completa il percorso con successo avrà un attestato legalmente riconosciuto e un’altra cosa che noi riteniamo importante: un portfolio di progetti, pensato all’interno dell’offerta formativa. Durante il percorso triennale, ci sono quelli che io chiamo “pit-stop”: ogni corso sarà diviso in moduli e chi ha superato con successo due o tre moduli, avrà modo di partecipare a progetti importanti. Ciò può essere molto utile, in quanto in un colloquio in una società di videogiochi, ad oggi, viene espressamente richiesta esperienza regressi nel settore.

Come avviene per altre realtà italiane, coinvolgerete altri sviluppatori a tenere lezioni?

La docenza si divide in due parti: il co-trainer, punto di riferimento per ogni corso ed una serie di persone che i nostri partner ci metteranno a disposizione per arricchire la nostra offerta.
Ad esempio, uno dei guest trainer farà una sessione su Unity (engine di sviluppo, n.d.r.) per i ragazzi che hanno scelto un percorso di studi in cui sia presente l’utilizzo di questo motore grafico: l’ospite verrà appositamente per spiegare quali sono le difficoltà che una persona può trovare con questo strumento e come destreggiarsi nel momento in cui ci si trova di fronte a questi ostacoli.
L’Accademy poi avrà dei giorni in cui sarà aperta nel pomeriggio solo per laboratori.
Il fatto di avere diverse persone che vivono insieme ai ragazzi, ovvero questi guest-trainer, permette ai ragazzi anche di costruirsi un network. Le conoscenze di network sono importantissime nel momento in cui uno ha bisogno di scambiare idee o cercare lavoro: e questo vale in tutti i settori.