Annunciato, atteso, stravolto, testato, ma alla fine NiOh riuscì a sfuggire da quel limbo in odor di vaporware che sembrava accompagnarlo da anni, riuscendo ad elevarsi (secondo il mio modesto parere) al rango di eccellente esponente del genere soulslike. Di certo gran parte dei meriti andavano da ritrovare in quel
È inutile negarlo, ma tira più un tweet di Kojima che il caro e vecchio carro di buoi. E la dimostrazione lampante di quanto appena scritto ci viene dall’ultima settimana videoludica, che tra un cinguettio ed una imprevista diretta Twitch, ci ha accompagnato fino all’atteso reveal di poche ore fa,
Finalmente il reveal di Star Wars Jedi: Fallen Order è arrivato alla Star Wars Celebration. Purtroppo all’evento non sono state mostrate sequenze di gameplay, ma il primo trailer e i dettagli diffusi durante il panel di presentazione ci permettono di farci un’idea del gioco. Star Wars Jedi: Fallen Order
Dopo avere ampiamente riassunto la complessa storia che fa da sfondo alla pluridecennale saga di Mortal Kombat, grazie al corposo lavoro svolto dal nostro stefano.pet, è tempo di addentrarci un minimo all’interno degli aspetti più ludici del nuovo capitolo, che debutterà tra qualche settimana. L’occasione ci è giunta grazie alla
Dopo anni passati in stretta sinergia con Microsoft, un felice e prolifico periodo che ha visto nascere perle del calibro di Alan Wake e Quantum Break, i ragazzi di Remedy hanno deciso di staccarsi dal colosso di Redmond, per tornare a sviluppare su più piattaforme. L’idea di ampliare il proprio
Che Anthem sia uno dei titoli più attesi dell’anno, è indubbio e palese. Vuoi per il nome “behind”, ovvero BioWare, da decadi sinonimo di RPG di un certo livello. Vuoi anche perchè, per certi versi, il gioco marchiato Electronic Arts sembrerebbe puntare non solo ai giocatori action e a quelli
La primavera che ci attende sembra proprio avere in serbo per noi bravi giocatori un cospicuo numero di succosi videogames, tra i quali i fan di From Software troveranno ad aspettarli l’attesissimo Sekiro: Shadows Die Twice. Per il team capitanato dal buon Miyazaki-san si tratta del secondo, dopo Bloodborne, allontanamento
Quando si parla di Resident Evil sono generalmente due gli episodi che vengono visti come i punti di svolta più importanti della serie, e non me ne voglia il controverso settimo capitolo (che come saprete già ho adorato): sto ovviamente parlando del quarto, responsabile di aver cambiato l’impostazione ludica del
Figlio di una saga nata oltre 20 anni fa su PS1, Ace Combat 7 Skies Unknown rappresenta un vero ritorno alle origini per la saga Namco Bandai, visto l’abbandono di scenari realistici in favore del mondo fittizio che sin dagli albori accompagna lo shooter aereo della casa nipponica. Molto atteso
Dopo una vita trascorsa al servizio segreto di sua maestà Sony, per i ragazzi di Supermassive Games sembra essere giunto il momento di muovere i primi passi nel mondo dei grandi, staccandosi dal cordone ombelicale del colosso nipponico per cimentarsi in un progetto multipiattaforma, stavolta sotto lo sguardo attento di
Ricordo ancora quando entrai per la prima volta in una sala giochi di Tokyo, di come a dispetto di tutti quei cabinati per noi italiani oramai impensabili, il mio sguardo (ed il mio borsello) finì per essere inesorabilmente rapito da quel gigantesco cassone colorato, davanti al quale si stagliavano fieri
Anthem, la nuova IP di Bioware e Electronic Arts, è protagonista di un enorme speciale di Game Informer. Il gioco infatti sarà protagonista del numero di Luglio della nota rivista. Cerchiamo così di fare un resoconto di tutte le informazioni rivelate da Game Informer in questa anteprima. Il focus
Ci sono situazioni che si verificano nella maniera più inaspettata, praticamente per una serie di eventi più o meno casuali. Tra questi ricade questa breve anteprima, che vi proponiamo in esclusiva, relativa all’ultima fatica dei ragazzi di SideQuest Studios, ovvero quel Rainbow Skies che tra meno di un mesetto farà
A diversi mesi di distanza dall’uscita su Xbox Game Preview, è finalmente arrivata su PlayerUnknown’s Battlegrounds la seconda mappa: Miramar. Ci siamo paracadutati più e più volte nel deserto della nuova mappa di PUBG e ora siamo pronti a dirvi cosa ne pensiamo. Nel deserto sudamericano Rispetto ad Erangel,
Come altri videogiochi Ubisoft, anche il primo The Crew ha faticato a ingranare la marcia. Ci è voluto un po’ di tempo e un’espansione corposa chiamata Wild Run per consentire al videogioco di ritagliarsi uno spazio tutto suo nell’affollato mondo dei racing arcade. Forte di una community solida, Ubisoft ha
Se c’è una mossa compiuta da Sony in questa generazione che proprio non riesco a mandare giù, visto il desolante panorama corsistico esclusivo PS4, è senza dubbio lo smantellamento degli Evolution. Sono da sempre un fan del fu studio inglese, che con Motorstorm (soprattutto il Pacific Rift) e Driveclub era
In Francia la sanno lunga su come catturare l’attenzione su di sé dal punto di vista videoludico. Durante l’E3 2016 infatti la compagine transalpina Quantic Dream aveva destato molta curiosità con la presentazione all’E3 2016 di Detroit: Become Human, videogioco nato dalle ceneri di Kara, la tech demo del 2012 con
Se escludiamo gli ottimi Batman sviluppati da Rocksteady e la riuscitissima doppietta che risponde al nome di Injustice, sono anni che i supereroi non godono di una fama eccelsa tra i videogiocatori, complici tie-in e prodotti dedicati non certo memorabili. Sarà forse per colpa di questa sorta di vuoto che
Quando, piaccia o no, si entra far parte della fitta schiera di icone del gaming, è palese come ogni nostra sortita sia accompagnata dallo sguardo vigile della platea videoludica, pronta a stringerci calorosamente la mano in caso di successo, ma anche attenta e non certo restia ad accogliere con rumorosi
È dura essere sfacciatamente obiettivi quanto ti ritrovi a parlare di un titolo che hai semplicemente adorato, che pur con tutti i suoi innegabili difetti è stato capace di catalizzare la tua attenzione in maniera dannatamente massiccia per mesi. Pertanto preferisco avvisarvi di come le parole che state per leggere
Il primo Star Wars: Battlefront di EA e DICE era un titolo di buona qualità a cui però mancavano un po’ di contenuti in grado di consentire al gioco di intrattenere sul lungo periodo, complici anche i DLC troppo costosi che hanno in seguito frammentato la community. L’atmosfera, il gameplay
Era il lontano 1977 quando nei cinema approdava il primo, indimenticabile Star Wars. Un film che ha fatto senza dubbi non solo la storia della fantascienza, ma anche quella del cinematografia. Dando vita ad una saga che ancora oggi miete consensi a destra e manca, che conta milioni e milioni di fan, e che si appresta a tornare nelle sale di tutto il mondo con una nuova trilogia. A noi però, per quanto possa piacere l’idea di vedere sul maxi-schermo una nuova pellicola della serie, interessa un pelino di più ciò che tratta l’ambito videoludico. Perciò come non parlare del nuovo Star Wars: Battlefront? Sviluppato da DICE, questo nuovo capitolo della serie di Battlefront verrà pubblicato da Electronic Arts il 19 novembre. E all’E3 si è mostrato per bene sia sul palco di EA che su quello di Sony, mostrando due video di gameplay che hanno dissipato parecchi dubbi e regalato qualche emozione.
Possono bastare quattro lettere a cambiare il corso della storia videoludica? Beh, tutto dipende da quali sono e dal modo in cui vengono ordinate, oltre che da chi si incarica di incasellarle ordinatamente una di fianco all’altra. Diciamo che tutto viene più facile se a tessere le fila di questa marcia ordinata troviamo i nomi diJohn Carmack, John Romero, Tom Hall e id Software e, soprattutto, se il risultato di questo lavoro fornisce come risultato la parola Doom. Del nuovo capitolo di quello che può essere considerato il padre degli FPS (Wolfenstein ci perdonerà) se ne parla da anni e molti, il sottoscritto compreso, speravano già di vederlo in azione già lo scorso anno, in seguito all’annuncio di una beta scomparsa dal radar. Finalmente, però, i dubbi si sono dissipati e presto sarà di nuovo il momento di falciare senza pietà ingenti quantità di demoni.
Ci vuole coraggio, un coraggio che spesso non tutti sembrano possedere abbastanza. Effettivamente l’industria videoludica è decisamente carente di studi capaci di voltare pagina di punto in bianco, di staccarsi dal caldo e sicuro orticello in cui sono cresciuti e sono riusciti a diventare qualcuno. Certo, le eccezioni non mancano, ma sono comunque una piccola minoranza. E i ragazzi di Guerrilla, dopo mesi di rumor più o meno variegati, sembrano pronti a compiere il grande salto, gettandosi il cupo mondo diKillzone alle spalle per abbracciare un nuovo futuro, quello di Horizon: Zero Dawn.