Anteprima

Red Faction: Armageddon

A due anni circa dall'uscita dell'ultimo capitolo, Red Faction: Guerrilla, i ragazzi di Volition vogliono riportare in auge la serie con Red Faction: Armageddon, sparatutto in terza persona nuovamente pubblicato da THQ. Questa volta pero' non impersoneremo piu' i panni del rivoluzionario Alec Mason, che riusci' a liberare Marte dalle tiranniche forze dell'Earth Defense Force (EDF), bensi' quelli del nipote Darius Mason. Anche i nemici saranno differenti: niente piu' soldati armati di tutto punto e predoni disperati, ma terribili alieni risvegliati dalle profondita' di quelle aride terre, affamati solamente di carne umana...

di: Giorgio "Nadim" Catania

Nessun pianeta di questo sistema solare sa suscitare la fantasia di scrittori e registi di fantascienza meglio di Marte, il mondo più vicino al nostro e dall’identificativo colore rosso fuoco. Tormentato da eventi atmosferici potentissimi, come uragani e tempeste di sabbia e rocce, scavato da migliaia di canyon profondi chilometri, forte di ghiacciai nascosti sotto la superficie… quale posto migliore per ambientare una saga come quella di Red Faction?
A due anni circa dall’uscita dell’ultimo capitolo, Red Faction: Guerrilla, i ragazzi di Volition vogliono riportare in auge la serie con Red Faction: Armageddon, sparatutto in terza persona nuovamente pubblicato da THQ. Questa volta però non impersoneremo più i panni del rivoluzionario Alec Mason, che riuscì a liberare Marte dalle tiranniche forze dell’Earth Defense Force (EDF), bensì quelli del nipote Darius Mason. Anche i nemici saranno differenti: niente più soldati armati di tutto punto e predoni disperati, ma terribili alieni risvegliati dalle profondità di quelle aride terre, affamati solamente di carne umana…

Tanto tempo fa, in un pianeta lontano lontano…

Marte è cambiata dai tempi di Alec Mason. Sebbene la rivoluzione abbia annientato l’EDF e le sue forze alleate, la pace sul pianeta rosso è durata relativamente poco. Le strutture di terraforming che mantenevano l’atmosfera stabile, rendendo l’aria respirabile e impedendo cataclismi ambientali di ogni tipo, sono state distrutte improvvisamente da una pioggia di meteoriti, e così il caos è piombato nuovamente sui deserti di sabbia e roccia. Tempeste violentissime e uragani distruttivi hanno costretto perciò la popolazione a rintanarsi nel sottosuolo alla ricerca di salvezza, in quelle stesse miniere in cui mezzo secolo prima gli avi erano stati costretti a lavorare come schiavi.
Tra i rifugiati vi è anche Darius Mason che, a cinque anni dalla catastrofe, per tirare avanti accetta incarichi di ogni tipo, senza curarsi della loro pericolosità. Tra questi figura quello di riaprire una strana galleria ormai abbandonata da tempo dai Marauder, predoni un tempo alleati dell’EDF. A lavoro compiuto, però, Darius scopre di aver commesso un immenso errore, risvegliando dalle profondità di Marte una razza aliena tanto antica quanto pericolosa. Così comincerà una corsa contro il tempo per fermare l’assalto di questi strani esseri e salvare i coloni superstiti da morte certa.
Questa è la trama che sta alla base di Red Faction: Armageddon. Nulla di particolarmente originale, certo, anche se di sicuro rappresenta un ottimo spunto non solo per dare nuova linfa alla serie ma anche per creare situazioni di gioco totalmente nuove. Il titolo infatti risulterà più lineare rispetto al capitolo precedente, a causa di spazi meno ampi e una libertà di movimento minore, però questo sicuramente aiuterà gli sviluppatori a creare sessioni adrenaliniche e spettacolari. Correre nelle piane di Marte, flagellate in continuazione da immensi fulmini e terribili tornado e lottare contro bestie micidiali, di sicuro susciterà maggiori emozioni rispetto a guidare qualche triste veicolo su strade anonime uccidendo soldati incapaci, ma bisogna vedere se i ragazzi di Volition saranno capaci di sfruttare l’interessante ambientazione con missioni elettrizzanti o se sommergeranno il giocatore con quest secondarie piatte e poco divertenti.

Centinaia di alieni, decine di armi, un solo eroe!

Questa volta, quindi, gli avversari che si dovranno sforacchiare saranno mostri molto meno prevedibili degli esseri umani, bestie pronte a ingoiare o a trucidare Darius al suo primo sbaglio. Gli alieni in questione però non saranno tutti uguali, ma si distingueranno in specie diverse. Ce ne saranno quindi tanti delle dimensioni del nostro eroe, ma molto agili nello schivare i proiettili, e altri dalla stazza davvero imponente, che non potranno essere affrontati con le armi convenzionali.
Tutti questi esseri attaccheranno in gruppi compatti il povero Darius senza troppe cerimonie, preoccupandosi solo di ucciderlo il più in fretta possibile. Ecco, quindi, che quest’ultimo dovrà imparare a sfruttare al meglio i propri ferri del mestiere se vorrà sopravvivere qualche ora in più. Impugnerà perciò l’arma più simbolica di Red Faction, un maglio enorme capace di sgretolare le rocce e spezzare le ossa, ma anche mitragliatori d’assalto con cui tempestare i nemici di proiettili, lanciamissili tanto potenti quanto ingombranti, e altri attrezzi sicuramente più originali. Come ad esempio una pistola magnetica capace di sparare al primo colpo un magnete potentissimo e al secondo un’ancora. Così, dopo qualche attimo, il magnete verrà attirato da quella sorta di arpione, trascinando con sé qualunque cosa vi sia attaccata. Magari un muro troppo resistente o, forse, un nemico particolarmente ostinato. Oppure si sfrutteranno altri ferri capaci di creare piccoli buchi neri, di annullare per alcuni istanti la gravità, o altri ancora di zoomare sugli avversari con mirini telescopici potenti. Un arsenale tanto vario quanto ricco, in altre parole.
Ma non si utilizzeranno solo armi: anche i gadget forniranno infatti a Darius un supporto non indifferente. Quello che in assoluto spicca più di tutti è il Nano-Proiettore, una sorta di sensore montato sul polso capace di rigenerare gli oggetti distrutti. Le possibilità che questo oggetto darà saranno tante sia in battaglia, ricostruendo barricate demolite dagli alieni e strutture nella quale ripararsi, che durante l’esplorazione, aggiustando ponti ormai crollati o edifici totalmente a pezzi. Oltretutto il divertimento offerto dal distruggere tutto per poi rimettere ogni cosa in piedi farà gola a tanti giocatori, non c’è dubbio.
Degno di menzione è sicuramente l’Esoscheletro, un mezzo corazzato in cui Darius potrà entrare per poi seminare distruzione attorno a sé. Facile da utilizzare per spostarsi velocemente o per creare un muro di fuoco quasi impenetrabile, tornerà sicuramente utile nelle missioni più complicate e ad alto tasso d’azione, specialmente in quelle in cui si dovrà fare i conti con gli alieni più grossi e cattivi. Però non si dovrà fare l’errore di considerare l’armatura indistruttibile: come ogni veicolo, anche questo prima o poi cadrà sotto i colpi nemici, quindi bisognerà prestare attenzione a non rimanere appiedati proprio durante l’assalto di decine di mostri, o se ne pagheranno duramente le conseguenze.